#DiscoverPiazzaArmerina

Il mio primo blog tour nell’entroterra siciliano inizia da qui: Morgantina. Per l’esattezza siamo nella zona archeologica dove furono ritrovati i pezzi più importanti della collezione oggi conservata al museo di Aidone. La serata si apre con un assolo di pianoforte, “Suggestioni al chiaro di Luna”, del maestro Mario Galeani, che ripropone le musiche di Beethoven, Chopin, Wagner e Verdi. L’aria comincia a diventare magica e il tutto è arricchito dallo sfondo stupendo dell’anfiteatro.

Il tour prosegue con la visita delle chiese di Piazza Armerina. La città era famosa anche per il fatto che nel suo territorio erano collocate cento chiese. Un numero esagerato in quanto gli abitanti erano poche migliaia ma tra l’ XII e il XIII secolo, gli anni delle Crociate, questo numero crebbe perché la città era diventata una tappa di stazionamento dei cavalieri che partivano per la conquista di Gerusalemme. Da qui il nome “Piazza Armerina”, piazza d’armi, luogo in cui i crociati si rifornivano di vivande e di armi.
I simboli dei templari si possono scorgere in molte chiese. Anche se col passare del tempo lo stile di queste si adeguava ai tempi in cui iniziavano i lavori. La presenza di palazzi e chiese in stile romanico, rinascimentale e barocco ci da l’idea che questa città era un polo molto fiorente nelle epoche passate.


Ma la grande scoperta, in questi luoghi, fu il ritrovamento di fantastici pezzi di età ellenistica nella zona di Aidone e Morgantina. Il più famoso, sicuramente per la sua storia e le innumerevoli peripezie che ha dovuto affrontare, fu il ritrovamento della Dea di Morgantina. Oggi questa immensa statua è stata collocata nel Museo di Aidone, appositamente costruito per ospitarla. La statua è alta circa due metri e il materiale con cui è stata costruita è una pietra del luogo. La Dea fu oggetto di una grande controversia legale perché venne trafugata dai tombaroli e venduta a un collezionista americano per pochi milioni di Lire. Dopo varie peripezie la Dea poté ritornare nella sua terra natia e diventare oggetto di grande curiosità per i turisti e studiosi.


Un altro luogo di grande importanza storica e archeologia oltre che una delle scoperte più importanti che testimoniano la vita in epoca romana è la Villa Romana del Casale. La bellezza dei suoi mosaici ritrovati quasi integri la fa rientrare tra i ritrovamenti meglio conservati d’Italia al pari della zona archeologica di Pompei. Uno degli eventi più belli di questo tour è stato organizzato proprio all’interno della villa. Una serata magica, piena di spettacoli di luci, suoni e danze, inseriti all’interno della villa, aperta raramente la sera. La musica “alternativa” del maestro  ha reso lo spettacolo ancora più suggestivo. Ritmi costruiti con strumenti innovativi da un lato e con utensili di vita quotidiana dall’altro hanno sorpreso il pubblico che affollava la villa.


Piazza Armerina non é però solo arte e cultura artistica ma anche arte culinaria. Tra i migliori ristoranti del luogo in cui consiglio vivamente di andare: Vecchia Aidone, Al Fogher, Amici Miei, Cucina Garibaldi.
Se volete conoscere i piatti tipici del luogo e assaggiare prelibatezze casearie, questi sono i ristoranti migliori della zona.

Per quanto riguarda invece gli alberghi migliori di Piazza Armerina, Suite d’autore è sicuramente in pole position. Per gli amanti dell’arte e del design è il posto giusto in cui soggiornare. La peculiarità dell’hotel é che ogni stanza è dedicata ad uno stile preciso: dalla Pop Art al Bauhaus allo stile siciliano. Un altro luogo in cui consiglio di soggiornare è Home Hotels. Se preferite l’opzione appartamento questo offri tutti i confort che volete. Io ho soggiornato lì e devo dire che é un posto davvero confortevole.


Si ringrazia Suite d’autore, Comuni Amici, Anfiteatro Sicilia e Sicily Travel per l’organizzazione di questo magnifico tour alla scoperta della Sicilia più nascosta e Home Hotel per l’ospitalità.
Alla prossima avventura,

EFFE

 

Lascia un commento